CULTURA FERROVIARIA

Il sostegno alla diffusione della cultura ferroviaria rappresenta un’iniziativa di TRAINing Srl volta a diffondere il patrimonio storico, tecnico e culturale legato al mondo del trasporto in generale e di quello ferroviario in particolare.

L’impegno di TRAIning si realizza in varie forme, sulla promozione e il supporto di progetti che celebrano la storia e l’evoluzione dei trasporti su rotaia. Nello specifico attraverso:

  • l’adesione a sodalizi con i quali condivide valori ed obiettivi quali il Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani, anche con il finanziamento di una Borsa di Studio;
  • il sostegno a pubblicazioni del settore quali FerroVie , ed. La valigia delle idee;
  • la sponsorizzazione di prodotti editoriali quali:
    • “Milano Porta Tosa”, Silvio Gallio, ed. Artestampa, 2020
    • “Ferrovie di Milano – Il quadrante Nord-Est e le prime Strade Ferrate”, Silvio Gallo, ed. Artestampa, 2022;
    • “Strada ferrata da Liverpool a Manchester”, Silvio Gallio, ed. Artestampa, 2023;
    • “Trapezio dei miei ricordi”, AA.VV., ed. Artestampa, 2023;
    • “Una stagione straordinaria”, AA.VV., ed. CIFI, 2024.
  • Il sostegno alla realizzazione di opere d’arte ("Treni Astratti", Di Michele Anselmo, anno 2022).
  • la partecipazione a Convegni e Conferenze nell’ambito di MercInTreno, Expo Ferroviaria, ecc.


Per TRAINing, sostenere la diffusione della cultura ferroviaria, significa anche contribuire a diffondere la conoscenza e la passione per le ferrovie tra le nuove generazioni, stimolando un interesse che va oltre l’aspetto tecnico e che abbraccia la dimensione sia emotiva che simbolica del viaggio e del progresso.

Un modo per conservare e trasmettere alle future generazioni l’importanza storica e culturale di uno dei mezzi di trasporto più iconici della modernità.

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“Milano Porta Tosa: la stazione che non c’è”

Con il libro di Silvio Gallio, Milano Porta Tosa (Edizioni Artestampa), TRAINing srl inaugura il percorso di sostegno alla diffusione della cultura ferroviaria e, in questo caso, della memoria storica. TRAINing srl ringrazia l’autore Gallio, saggista, articolista, divulgatore di storia ferroviaria e il coordinatore editoriale delle Edizioni Artestampa, Carlo Bonacini, per aver dato vita ad una pubblicazione di cui si sentiva la mancanza e che già in tanti hanno apprezzato.

Un testo che mette sotto osservazione la nascita, lo sviluppo, l’attività e la chiusura di una stazione ferroviaria di enorme importanza nel breve periodo della sua attività e che oggi è totalmente scomparsa dalla scena ferroviaria. Tanto che molti, moltissimi fra coloro che abitano dov’essa sorgeva, nemmeno sanno che dove oggi case e strade e parchi permettono la vita degli umani, un tempo vedevano partire e arrivare treni internazionali, merci varie, locomotive sbuffanti, ferrovieri operosi.

Milano Porta Tosa fu la seconda stazione attivata a Milano. Immaginata come terminal della linea che proveniva da Venezia fu costruita fra mille polemiche, attivata per ventidue lunghi anni solo per unire Treviglio con la sua capitale.

Solo dopo tutto quel tempo vide finalmente arrivare i treni dalla laguna. E soffrì le “Cinque Giornate”, festeggiò il transito degli eserciti di Napoleone III e Vittorio Emanuele II, soccorse i feriti di Solferino. E vide arrivare anche i treni da Bologna e da Ancona. E poi da Genova iniziando a creare il nodo internazionale di Milano.

Appena in tempo per dover smettere i suoi lavori, venire chiusa e sostituita da una sorella più vasta che, all’inizio della sua storia, nemmeno si prevedeva: Mi-lano Centrale, la “vecchia” stazione, aperta nel 1864 e sostituita da quella nuova nel 1931.

Una storia che nasce nel 1835, nei primi sogni di Wagner e Varè, un commerciante e un ingegnere veneziani, e termina trent’anni dopo con l’affermarsi della sorella, figlia di grandi finanzieri internazionali che supportavano la Seconda Rivoluzione Industriale.

Pochi, questi anni, se pensiamo a quante stazioni italiane ormai si avvicinano ai due secoli di vita, spesso senza nemmeno aver subito grandi ristrutturazioni. Porta Tosa visse giorni brevi ma intensi e scomparve del tutto; sulle sue ceneri sono sorte leggende, illazioni, storie. Che però non sono Storia.

Un libro di cui si sentiva la mancanza, ragione per cui TRAINing ha colto con grande entusiasmo l’opportunità di sostenerne la pubblicazione.

Piacerà.

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"Treni astratti"

L'opera "Treni astratti", che l'autore Michele Anselmo ha donato a TRAINing Srl,  esposta nell'ingresso della nostra sede di Verona.

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“Strada ferrata da Liverpool a Manchester”

Continua il sostegno di TRAINing srl alla diffusione della cultura ferroviaria iniziato nel 2020 con il libro sulla stazione di Milano Porta Tosa, seguito nel 2022 dal libro “Ferrovie di Milano – Il quadrante Nord-Est e le prime Strade Ferrate” (editore ARTESTAMPA di Modena).

Questa volta l’amico e collega Silvio Gallio propone la traduzione di un libretto inglese del 1830, pubblicato solo due giorni prima dell’inaugurazione della linea Liverpool-Manchester, scritto da James Scott Walker, giornalista contemporaneo alla costruzione.

La presenza sul campo e la padronanza della materia hanno permesso al giornalista di fornire notizie di una certa precisione, a cui il traduttore ha collegato informazioni storiche, geografiche e letterarie. Otteniamo perciò non una comune traduzione, ma una versione arricchita di note, che chiariscono punti nascosti, sottolineano situazioni e citazioni e aggiungono curiosità. Il tutto è corredato da immagini, in genere provenienti dall’epoca della costruzione di quella prima ferrovia, che illustrano la mastodontica opera e i suoi dintorni. Qualcuna è notissima, qualcuna semisconosciuta. Così, anche il lettore meno informato della storia e della geografia della linea Liverpool-Manchester potrà godere del viaggio sopra i fiumi e i canali, attraverso montagne e colline, passando su terrapieni e paludi in un’Inghilterra dell’Ottocento.

Il libro “Strada ferrata da Liverpool a Manchester”, prefazione dell’ing. Emilio Maestrini, edito da ARTESTAMPA di Modena.

Grazie Silvio, Grazie ARTESPAMPA. Buona lettura

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“Ferrovie di Milano – Il quadrante Nord-Est e le prime Strade Ferrate”
Continua il sostegno di TRAINing srl alla diffusione della cultura ferroviaria iniziata nel 2020 con il libro di Silvio Gallio sulla stazione di Milano Porta Tosa (editore ARTESPAMPA di Modena).
Questa volta l’amico e collega Silvio si cimenta con “Ferrovie di Milano – Il quadrante Nord-Est e le prime Strade Ferrate” portandoci “a sorvolare la vecchia Milano della metà Ottocento. E scopre una particolarità che ancora era sfuggita: le prime ferrovie, nate ai bordi della città, sono concentrate nel tempo e nello spazio. Concentrate nel tempo in quei 25-30 anni in cui si è passati dai campi e dalle cascine alle rotaie e alle stazioni; concentrate nello spazio perché tutte le ferrovie milanesi sono apparse o semplicemente proposte all’interno del quadrante Nord-Est (…) questo libro racconta questa evoluzione e puntualizza gli avvenimenti che hanno portato alla nascita delle prime ferrovie milanesi. E non solo. Non rimane che aprire le pagine e correre su quelle rotaie”.
Grazie Silvio, Grazie ARTESPAMPA. Buona lettura
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"Trapezio. Dei miei ricordi. Raccolta completa della rivista (1994-2000)"

Questa è la Raccolta, completa, di tutti i “Trapezio” usciti dal 1994 a tutto il 2ooo. Una pubblicazione del Compartimento di Bologna, forse un po’ artigianale che però ben presto divenne nota e apprezzata anche fuori dei confini compartimentali.

Non è facile spiegare cosa fu “Trapezio”. Chi ora ha accesso all’intera Raccolta può farsene un’idea. Lo abbiamo visto nascere e crescere; è stato l’amico che ci veniva a trovare ogni due mesi, e raccontava di cose ferroviarie che succedevano altrove, o di come evitare il ripetersi di qualche antipatico avvenimento.

Cose serie. Ma, alleggerite con spiritose vignette e apprezzati “pezzi” ironici, si affrontavano con sincero entusiasmo. Non rimane quindi che tuffarsi nel passato, leggendo con gli occhi di allora, ma lo sguardo al presente. Quel mondo ferroviario di ieri ci aiuterà a comprendere meglio questo nuovo tempo.

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"UNA STAGIONE STRAORDINARIA" - atti del convegno del 20 aprile 2021

Prefazione Marco Broglia
Il Convegno organizzato da Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha come titolo "Una stagione straordinaria” non certo con un fine autocelebrativo, quanto per ricordare un periodo in cui importanti infrastrutture ferroviarie, che oggi costituiscono una rete a supporto fondamentale della mobilità di persone e merci nel Nord Italia, sono arrivate a compimento, in alcuni casi dopo molti anni di progettazione e lavori, superando le tante difficoltà realizzative che quasi sempre accompagnano le grandi opere.
Gli interventi raccolti nella presente pubblicazione, particolarmente significativi per il fatto che gli autori hanno operato in quel periodo in posizioni di grande responsabilità, evidenziano come si sia trattata di un'infrastrutturazione a più livelli, dall’alta velocità ai collegamenti regionali, dalle linee di valico ai passanti ferroviari con valenza suburbana: è stata cucita una rete che, usufruendo di diversi livelli e modalità di servizio, consente agevoli spostamenti dall’origine alla destinazione finale. Ad esempio, la connessione tra alta velocità e reti suburbane o metropolitane consente di offrire un’opportunità di viaggio completa e valorizza ulteriormente quanto ogni singolo sistema può offrire.
In quel periodo a cavallo del passaggio di secolo è stato dato l’impulso finale a molte infrastrutture ferroviarie, superando tante problematiche tecniche, autorizzative, finanziarie, contrattuali con gli appaltatori; da ingegnere ho messo al primo posto quelle tecniche, ma l’esperienza vissuta direttamente come responsabile di Metropolitana Milanese per il passante e la stazione AV di Rho Fiera Milano mi ricorda che le prevalenti difficoltà sono state le altre che ho elencato.
In questo complesso processo sono tanti i soggetti coinvolti, in primis RFI, ma anche MM, FNM e le Regioni ed i principali Comuni coinvolti e sul cui territorio operavano cantieri: la collaborazione e la condivisione degli obiettivi era necessaria e c’è stata in maniera notevole ed efficace.
Questa collaborazione ha funzionato grazie all’impegno ed alla volontà di risolvere i problemi che i responsabili delle varie società ed enti coinvolti hanno dimostrato, operando alla ricerca di soluzioni anche dove richiedevano il prendersi responsabilità forti, tenendo un rapporto reciproco collaborativo e non competitivo e nello stesso tempo lavorando ognuno all’interno della Propria organizzazione per creare il consenso sulle soluzioni individuate e rendendole raggiungibili.
È stato quindi un periodo di particolare intensità che ci lascia l’insegnamento di come siano sicuramente importanti i fattori tecnici, finanziari e di volontà politica, ma tutto ciò non può prescindere dal fattore umano, che a mio parere è tuttora essenziale nel realizzare in maniera efficace le opere infrastrutturali, ed in particolare quelle ferroviarie.
Le relazioni contenute nella presente pubblicazione costituiscono non solo una testimonianza di quanto fatto, ma anche uno spunto per le attività future, nello spirito di divulgazione e formazione della cultura ferroviaria che il CIFI ha come scopo associativo.